Micipsa parla a Giugurta - latino Sallustio

Messaggioda robertamolin80 » 17 nov 2011, 14:45

Versione numero 5 a pagina 147 presa dal libro Lat.

Testo latino:
Parvum ego, Iugurtha, te, amisso patre, sine spe, sine opibus, in regnum meum accepi, existumans non minus me tibi, quam si genuissem, ob beneficia carum fore; neque ea res falsum me habuit. Nam, ut alia magna et egregia tua omittam, novissume rediens Numantia meque regnumque meum gloria honoravisti tuaque virtute nobis Romanos ex amicis amicissumos fecisti: in Hispania nomen familiare renovatum est; postremo, quod difficillumum inter mortales est, gloria invidiam vicisti. Nunc, quoniam mihi natura finem vitae facit, per hanc dexteram, per regni fidem moneo obtestorque te uti hos, qui tibi genere propinqui beneficio meo fratres sunt, caros habeas neu malis alienos adiungere quam sanguine coniunctos retinere. Non exercitus neque thesauri praesidia regni sunt, verum amici, quos neque armis cogere neque auro parare queas: officio et fide pariuntur. Quis autem amicior quam frater fratri? Aut quem alienum fidum invenies, si tuis hostis fueris? Equidem ego vobis regnum trado firmum, si boni eritis, si mali imbecillum; nam concordia parvae res crescunt, discordia maxumae dilabuntur.

Traduzione:
Io accolsi te, oh Giugurta, da piccolo, perso il padre, senza speranze, senza risorse, nel mio regno, ritenendo che ti sarei stato non meno caro per i favori, che se ti avessi generato; e questa cosa non mi ha ingannato. Infatti, per non parlare delle egregie e grandi imprese da te compiute, tornando molto recentemente da Numanzia sia hai onorato me e il mio regno con la gloria sia hai fatto i romani da amici ad amicissimi con il tuo valore: in Spagna il nome della nostra famiglia venne rinvigorito; infine, cosa difficilissima tra i mortali, hai vinto l'invidia per la gloria. Ora, poichè la natura pone termine alla mia vita, ti prego e ti scongiuro, per questa destra e per la fede del regno, di avere cari questi miei figli che ti sono cugini per nascita, e fratelli per mia benevola scelta. Ne l'esercito ne i tesori sono le difese del regno, ma gli amici, che non si ottengono con le armi ne con l'oro: si acquistano con i favori e la lealtà. Che cosa c'è di più amico che un fratello per il fratello? O che estraneo troverai fidato se sarai stato nemico ai tuoi? Da parte mia vi consegno un regno affidabile se sarete buoni, debole se sarete invece cattivi; infatti le piccole cose crescono con la concordia, con la discordia si dissolvono le cose grandi.

robertamolin80

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Messaggioda *Yole* » 17 nov 2011, 14:46

ti metto i crediti :wink:

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Messaggioda robertamolin80 » 17 nov 2011, 15:05

grazie :) spero che vadano bene così come le ho scritte. Sono corrette :)

robertamolin80

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Messaggioda *Yole* » 17 nov 2011, 15:06

ok2

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