Atto Crudele di Cambise versione di Seneca

Messaggioda Pedrosa Racer » 17 nov 2011, 15:58

Predaspe uno degli amici più cari ammoniva il re Cambise troppo dedito al vino a bere più moderatamente, dicendo che è turpe l'ebrezza in un re che gli occhi e le orecchie di tutti seguirebbero. Quegli (ribattè) a queste cose : "Affinchè tu sappia come io non esca fuori di me, dimostrerò appunto che gli occhi e le mani, dopo il vino, sono in funzione. In seguito beve più abbondantemente delle altre volte in coppe più capienti e già pieno e ubriaco ordina al figlio del suo riprensore di uscire oltre la soglia e di stare con la mano sinistra alzata sopra la testa. Così tende l'arco e trafigge il cuore del giovane (infatti aveva detto che avrebbe mirato a quello) e squarciato il petto , essendo immobile mostra la freccia nel suo cuore e volgendosi verso il padre gli domandò se avesse una mano abbastanza salda. Ma quello disse che Apollo non sarebbe stato capace di lanciare con maggior precisione. Gli dei lo mandino in rovina , servo più per animo che per condizione! Lodò quella cosa di cui sarebbe stato troppo essere spettatore, giudicò il petto del figlio spaccato in due parti come occasione di adulazione ed il cuore palpitante sotto la ferita.

Inizio versione : Cambysen regem nimis deditum... Fine versione : cor sub vulnere palpitans

Pedrosa Racer

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Messaggioda *Yole* » 17 nov 2011, 15:59

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