La fine di servio Livio da Modus Vivendi

Allora Tarquinio spinto ormai dalla necessità ad osare le ultime cose, con molta più forza di età e di coraggio, afferrò Servio alla vita e sollevato dalla curia lo buttò giù in una parte più bassa per i gradini; da lì ritornò nella curia per radunare il senato. Accadde la fuga dei compagni e del seguito del re; Allora quello quasi privo di forze ritirandosi in casa senza direzione della scorta fu ucciso da quelli che erano mandati da Tarquinio che avevano seguito il fuggitivo. Si crede che ciò fosse stato fatto con consiglio di Tullia, poichè ciò risulta abbastanza evidente. Certamente ella con un carro recatasi al foro e non impaurita chiamò durante il convegno degli uomini il marito della curia e lo nominò per prima re. Comandata da questo ritornò a casa da tanto tumulto e quando arrivò all'inizio della via Cipria, dove da non molto tempo c'era il tempio di Diana, piegando la carrozza a destra Clivio Urbio affinchè fosse portata sul colle Esquilino, ma si fermò pauroso e frenò i cavalli colui che guidava e giumenti e protese alla signora il corpo trucidato di Servio. Si tramanda che lì una malvagità brutta e inumana ci fu in quel luogo di cui la strada porta il nome, Tullia, Agitata dalla furia della sorella e del marito, portò a condurre il carro sul corpo del padre.