Libro:Latino Laboratorio 1 es pagina 456 numero 7.
Inizio:Caesari omnia uno tempore erant...
Fine: profectus pugnantibus occurrit.
TraduzioneOgni cosa doveva essere fatta da Cesare nello stesso tempo; doveva essere esposto il vessillo, che era il segnale; quando si doveva correre alle armi, il segnale doveva essere dato con la tromba, devono essere richiamati dal lavoro i soldati, dovevano essere chiamati quelli che erano avanzati un po' più avanti per cercare di avere(trovare) il materiale, doveva essere disposto l'esercito, dovevano essere esortati i soldati. La brevità del tempo e l'assalto dei nemici impediva la maggior parte di queste cose. A queste difficoltà ovviavano due cose, la perizia e l'esperienza dei soldati che essendosi esercitati con le precedenti battaglie, qualcosa che dovesse essere fatta non meno comodamente potevano mettersi innanzi di quanto potessero essere istruiti da altri. Gli ambasciatori inoltre, a causa della vicinanza e celerità dei nemici non aspettavano più l'ordine di Cesare, ma amministravano per se ciò che sembrava utile. Cesare, essendo comandate cose necessarie, si precipitò da ogni parte per esortare(i soldati) e venne giù verso la decima legione. Esortando i soldati con un'orazione non molto lunga, diede il segnale di intraprendere la battaglia. E giunto ugualmente nell'altra parte per esortare, corse incontro a quelli che combattevano.
,ciao ciao