da Mary Grace » 11 dic 2011, 9:56
Dàtame, uomo abile e pieno do consigli , avversario del re dei Persiani, un giorno fu catturato con un inganno da Mitridate , figlio di Ariobarzane. Questo, poichè aveva stipulato un patto segreto con il re fece amicizia con Datame e lo convinse che lui aveva intrapreso un'eterna guerra contro il re, che (affinchè) questo non avesse alcun sospetto del loto inganno . Allora, avendo ottenuto la fiducia dell'uomo gli mandò un luogotenente, affinchè venisse con lui in un certo luogo al colloquio contro il re. In quel luogo Mitridate alcuni giorni prima venne con parecchi compagni e separatamente in quei luoghi nascose le spade e segnala attentamente quei luoghi. Nello stesso giorno del colloquio invece, essendo da qualche giorno in colloquio ed essendosi allontanato in direzione opposta ed essendo lontano da Dàtame, Mitridate, prima che giungesse dai suoi, affinchè nonm apparisse questo inganno, ritornò in quello stesso luogo e là, dove era sotterrato un pugnale , si mise a sedere, come se per stanchezza desidesse davvero riposare. In seguito richiamò Dàtame, fingendo che lui si fosse dimenticato qualcosa nel colloquio. Intanto il pugnale , che nascondeva, lo tirò fuori denudandolo e lo ricoprì con una fodera. A Dàtame che veniva disse che lui aveva visto un luogo alquanto idoneo all'accampamento . Glielo indicò con il suo dito e lui quando guardò, voltato indietro lo trafisse con il pugnale e , prima che qualcuno lo potesse soccorrere , morì.