Livio - Ab Urbe Condita Praefatio

Messaggioda Paulo » 20 dic 2011, 14:46

Se compirò un'opera pregevole, se riferirò la storia del popolo romano dalle origini della città, non lo so abbastanza, né se lo sapessi oserei dirlo, poiché vedo che la storia è non solo antica ma anche diffusa, mentre gli scrittori contemporanei credono o di offrire qualcosa di più certo nel racconto dei fatti o di superare la rozza antichità con l'arte di scrivere. Comunque sarà, tuttavia mi gioverà avere contribuito anch'io al ricordo delle imprese del popolo più grande del mondo secondo le mie possibilità; e se in tanta moltitudine di scrittori la mia fama dovesse rimanere oscura, io sia confortato dalla nominanza e dalla grandezza di coloro che offuscheranno il mio nome. La storia è inoltre di immensa estensione, poiché la storia risale ad oltre settecento anni e Roma partita da piccoli inizi crebbe a tal punto, che ormai è oppressa dalla sua stessa mole; e non dubito che le prime origine e gli avvenimenti vicinissimi alle origini offriranno scarso diletto alla maggior parte dei lettori, frettolosi di conoscere le vicende recenti, nelle quali le forze del potentissimo popolo già da tempo da se stesse vanno esaurendosi. Io, invece, anche questo premio della mia fatica cercherò di ottenere, di distogliermi dalla presenza dei mali che la nostra età er tanti anni ha visti, almeno fino a quando non rievoco con la mente tutte quelle antiche età, libero da ogni preoccupazione che passa, anche se non distrarre l'animo dello scrittore dalla verità, renderlo tuttavia inquieto. I fatti avvenuti prima della fondazione di Roma o prima che dovesse essere edificata, che sono tramandati abbelliti da leggende piuttosto che fondati su documenti autentici delle vicende storiche, non ho intenzione né di confermarli, né di contestarli. Questo si concede agli antichi, di rendere più auguste le origini della città mescolando le cose umane con le divine; e se vi è un popolo a cui è opportuno permettere di consacrare le proprie origini e attribuirle agli dei come promotori, il popolo romano ha tale gloria di guerra che, quando vanta a preferenza degli altri dei Marte come suo progenitore e come padre di Romolo, le umane genti così di buon animo accettano anche questo come ne accettano il dominio. Ma di queste e di altre cose simili a queste, comunque saranno considerate e giudicate, di certo non me ne importerà molto: a queste cose ciascuno a modo suo rivolga intensamente per me l'attenzione, (per capire) quale vita, quali costumi ci siano stati, per quali uomini e con quali mezza in pace e in guerra sia nato e cresciuto il potere (di Roma); quindi mentre la moralità a poco a poco vacilla rivolga l'attenzione dapprima a come i costumi siano diventati oziosi, poi a come siano peggiorati sempre più, quindi (a come) abbiano iniziato a precipitare, finché si è giunti a questi tempi, in cui non si possono sopportare né i nostri vizi, né i rimedi. Questo soprattutto è quello che vi è di salutare e di utile nella conoscenza della storia, che tu hai davanti agli occhi testimonianze di esempi di ogni genere riposte in un'illustre tradizione; di qui puoi attingere esempi da imitare per te e per lo stato, di qui ciò che devi evitare perché turpe nei moventi e negli effetti. Del resto o l'amore dell'opera intrapresa mi trae in inganno, o non ci fu mai nessuno stato né più grande né più virtuoso né più ricco di buoni esempi, né ci fu alcuna città in cui l'avidità e la lussuria penetrarono tanto tardivamente, e dove ci fu tanto a lungo onore per la povertà e la parsimonia: perciò quanto meno cose c'erano, tanto meno c'era la cupidigia; di recente le ricchezze e i piaceri smodati hanno trascinato con sé l'avidità e il desiderio di rovinarsi e di rovinare tutto attraverso la smodatezza e la dissipazione. Ma le lamentele, che non saranno neppure gradite quando saranno forse necessarie, stiano lontane almeno dall'esordio di un'opera così importante; se, come i poeti, avessimo l'abitudine, cominceremmo piacevolmente con buoni auspici, voti e preghiere per gli dei e per le dee, affinché diano a noi che abbiamo intrapreso un'opera così grande prosperosi successi.

Paulo

nuovo iscritto
nuovo iscritto
 
Risposte:

Messaggioda jessy.7 » 20 dic 2011, 14:50

devi indicare inizio e fine

ed anche il libro

jessy.7

Utente GOLD
Utente GOLD
 

Torna a LATINO e GRECO

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-12-20 23:19:49 - flow version _RPTC_G1.3