Libro:Latino lab 1
Inizio:Orpheus poeta lyrae suae sono beluas feras...
Fine: in aeterno amatam ammittes et perdes"
TraduzioneIl poeta Orfeo addolciva nelle foreste le feroci belve con il suono della sua lira, commuoveva addirittura i sassi dalle gole montane. Amava dolcemente la bella Euridice, conduceva una vita quasi beata con Euridice. Ma la sorte contraria e i destini necessari dei fanciulli perdono dio e la ragazza. Un tempo la bella Euridice corre e non vede un idra nell'erba alta, scende la poveretta, persa senza uomo nell'oscura ed eterna ombra. Orfeo giunge all'alta porta di Orco ed si avvicina al tremendo signore di Erebo, il quale non è mai commosso dalle suppiliche umane. Al contrario vengono commosse le ombre e le anime di Erebo, poichè il canto di Orfeo vinche anche l'estrema pena della morte. Proserpina, la regina degli Inferi, porta la ragazza all'uomo, ma avverte:"Cammina dritto davanti alla sposa e non cambierai mai andatura (passo,posizione). Così condurrai Euridice alle volte celesti, così la fanciulla riceverà di nuovo la vita. Ma se tu guarderai con i tuoi occhi il bel volto da terra sotto la giovane, perderai e smarrirai immediatamente la -tua- amata".