da Claudia LaViola » 21 dic 2011, 20:30
Dal libro "Lectio Brevior" DA SVETONIO
Dopo la morte di Caligola, suo zio paterno Claudio, trascorrendo il cinquantesimo anno (sott. Di vita), prese il potere per una combinazione straordinaria. Infatti, dimenticato dagli assassini di Caligola, mentre quelli allontanavano la folla dei parenti e dei servi, egli si era ritirato in una stanza chiamata “ermeo”. Non molto dopo, spaventato dalla notizia dell’assassinio, si trascinò sulla vicina terrazza e si nascose dietro le tende tirate davanti la porta. Mentre stava nascosto, un soldato semplice scorse per caso i piedi e mentre quello, una volta stanato, gli si gettava alle ginocchia impaurito lo salutò come imperatore. Poi lo condusse verso gli altri commilitari, che erano in preda all’indecisione e all’agitazione. Posto da loro una lettiga, venne trasportato presso gli accampamenti, tutto afflitto e impaurito, mentre la folla al suo passaggio, lo commiseravano come se, innocente, venisse condotto al supplizio. Accolto nella fortificazione, trascorse la notte in mezzo alle sentinelle, in preda ala paura più che alla speranza. Ma in verità, il giorno successivo, mentre la folla reclamava un solo reggitore per lo stato, venne acclamato da tutti imperatore.