da sbirula91 » 30 dic 2011, 10:10
C. PLINIUS TRAIANO IMPERATORI Sollemne est mihi, domine, omnia de quibus dubito ad te referre. Quis enim potest melius vel cunctationem meam regere vel ignorantiam instruere?
Cognitionibus de Christianis interfui numquam: ideo nescio quid et quatenus aut puniri soleat aut quaeri. Nec mediocriter haesitavi, sitne aliquod discrimen aetatum, an quamlibet teneri nihil a robustioribus differant; detur paenitentiae venia, an ei, qui omnino Christianus fuit, desisse non prosit; nomen ipsum, si flagitiis careat, an flagitia cohaerentia nomini puniantur. Interim, iis qui ad me tamquam Christiani deferebantur, hunc sum secutus modum. Interrogavi ipsos an essent Christiani. Confitentes iterum ac tertio interrogavi supplicium minatus; perseverantes duci iussi. Neque enim dubitabam, qualecumque esset quod faterentur, pertinaciam certe et inflexibilem obstinationem debere puniri. Fuerunt alii similis amentiae, quos, quia cives Romani erant, adnotavi in urbem remittendos. Mox ipso tractatu, ut fieri solet, diffundente se crimine plures species inciderunt.
Gaio Plinio all’imperatore Traiano
È essenziale per me, signore, riferirti tutti i miei dubbi.
Chi infatti potrebbe meglio di te guidare le mie
esitazioni o correggere la mia ignoranza?In realtà non
sono mai stato presente a un interrogatorio di Cristiani,
così non so quale punizione sia richiesta o quanto
debba essere spinta avanti. Non comprendo nemmeno le
basi legali per un atto di accusa, né quanto stringente
tale atto debba essere.
Nemmeno ho chiaro il tipo di accusa relativamente
all’età delle persone, se cioè nessuna distinzione debba
essere fatta tra giovani e anziani, e ancora se un
perdono debba essere concesso in caso di ravvedimento
o se invece non vi sia alcun riconoscimento per chi
cessi di essere Cristiano. È forse il nome “Cristiano” a
essere perseguibile di per sé, anche se non vi sono atti
criminali, o vanno perseguiti i crimini connessi con il
nome? Nel frattempo con coloro che mi erano
presentati come Cristiani io mi sono comportato in
questo modo:
ho chiesto loro direttamente se erano Cristiani; a
coloro che lo affermavano, l'ho chiesto anche una
seconda e una terza volta, minacciandoli di morte; di
quelli che insistevano, ho ordinato l'esecuzione.
Qualunque fosse, infatti, la loro ammissione o
dichiarazione, ho deciso che la loro ostinazione e
irremovibile fermezza dovesse essere ragione sufficiente
per la punizione.