da debale! » 8 gen 2012, 17:32
Porsenna, Etruscorum rex, cum ingenti exercitu urbem Romam uppugnaverat. Romanos, vero, non hostium metus, sed egestas victus vexabat: Etrusci enim, ne Romani commeatus haberent, omnes aditus obstruebant atque cibariorum introitum impediebant. Tum Caius Mucius, iuvenis in tribubus propter libertatis Romanae amorem notus, senatoribus dixit: "Intrare in castra hostium desidero. Si di me adiuverint, Porsennam necabo; nam si regen occidero liberi erimus". Ita, consensu senatus, Mucius per hostium agmina penetrat et ad regis tribunal pervenit. Ibi tamen, propter errorem vestitus et ornatus, ictu pugionis non regem sed ministrum necat. Iuvenis, comprehensus, magnum contemptum cruciatuum et mortis praebuit. Nam Caius Mucius, ut errorem et neglegentiam puniat, in igne manum dextram ponit et flammae ardorem firmo animo tolerat. Ob admirationem Porsenna Mucium liberavit et postea Romani domi militiaeque iuvenem valde honoraverunt.
Porsenna, re degli etruschi, aveva espugnato la città di Roma con un ingente esercito. in verità, non la paura, ma la mancanza di cibo agitava i Romani: infatti gli etruschi, affinché i romani non avessero viveri, ostruivano tutti gli accessi e impedivano l'entrata degli alimenti. Allora Caio Muzio, giovane famoso nel volgo per l'amore della libertà romana, disse ai senatori: " Desidero entrare nell'accampamento dei nemici. Se mi aiuterete ucciderò Porsenna; infatti se ucciderò il re saremo liberi." Così, con il consenso del senato, Muzio penetra attraverso la schiera dei nemici e giunge al tribuno del re. Là tuttavia, per un inganno del vestito e dell'abbigliamento, con un colpo di pugnale non uccide il re, ma un ministro. Il giovane,arrestato, dimostrò grande disprezzo delle torture e della morte. Infatti Caio Muzio, per punire l'errore e la negligenza, mise la mano destra nel fuoco e sopporta la fiamma ardente con animo fermo. Porsenna per l'ammirazione liberò Muzio e in seguito in patria i romani e i soldati onorarono molto il giovane.