Prima parte del Satyricon di Petronio-Latino

Messaggioda Grazy93 » 15 gen 2012, 15:56

ecco la prima parte del Satyricon di petronio!
«Chi viene nutrito con roba simile, non può avere gusto più fine di quanto può esalare un buon odore chi stà sempre in cucina. Con vostra buona pace, lasciatemelo dire: siete voi per primi ad aver rovinato l’eloquenza. Voi che, con toni leggeri e senza sostanza volti solo a creare qualche gioco di parole, avete snervato il corpo del discorso facendolo crollare a terra. I giovani non erano ancora impegolati nelle declamazioni, quando Sofocle ed Euripide ?fondarono il modello di lingua con cui esprimersi/ seppero trovare le parole giuste per esprimersi?. Il maestro vissuto all’ombra della scuola non aveva ancora fatto strage di ingegni, quando Pindaro e i nove lyrici ?timuerunt? a cantare ?in versi omerici?/ rinunciarono a cantare sui ritmi di Omero.? e per non limitarsi ?a citare/ ad offrire la testimoianza(x tradurre sia cito che testimonium)? i poeti, ?posso dire/a quanto ne so?di certo né Platone né Demostene si sono mai accostati a esercitazioni di questo tipo. La grande e, per così dire, casta/onesta eloquenza non è macchiata di trucco ne scade nel gonfio, ma si erge nella sua naturale bellezza. [7] Non è molto che questa loquacità ?ampollosa/inconcludente? e smodata dall’Asia si è trasferita ad Atene e ha ?alitato/influenzato? (su)gli animi dei giovani, che puntavano a grandi mete, come un ?astro pestifero? E, una volta corrotti i principi, l’eloquenza ?rimase immobile/impietrì? e ammutolì. Dopo di allora chi si è elevato/ha eguagliato ?ai livelli di fama ?di Tucidide, di Iperide e nemmeno la poesia ebbe più un bel colore salutare, ma tutte le opere, come se fossero nutrite dallo stesso cibo, non sono riuscite ad invecchiare fino ad avere i capelli bianchi. Anche la pitturà ebbe lo stesso destino, dopo che l’impudenza degli egittizzanti trovò una scorciatoia per un’arte tanto grande.

Grazy93

nuovo iscritto
nuovo iscritto
 
Risposte:

Messaggioda *Yole* » 15 gen 2012, 16:00

ciao, ti assegno il credito, puoi per favore dirmi il titolo, libro da cui proviene, l'autore e inizio e fine della versione? te ne sarei grata :wink:

*Yole*

Utente GOLD
Utente GOLD
 

Messaggioda *Yole* » 15 gen 2012, 16:04

TESTO
«Qui inter haec nutriuntur,non magis sapere possunt quam bene olere qui in cucina habitant. Pace vestra liceat dixisse, primi omnium eloquentiam perdidistis. Levibus enim atque inanibus sonis ludibria quaedam excitando effecistis ut corpus orationis enervaretur et caderet. Nondum iuvenes declamationibus continebantur, cum Sophocles aut Euripides invenerunt verba quibus deberent loqui. Nondum umbraticus doctor ingenia deleverat, cum Pindarus novemque lyrici Homericis versibus canere timuerunt. Et ne poetas solum ad testimonium citem, certe neque Platona neque Demosthenen ad hoc genus exercitationis accessisse video. Grandis et, ut ita dicam, pudica oratio non est maculosa nec turgida, sed naturali pulchritudine exsurgit. Nuper ventosa istaec et enormis loquacitas Athenas ex Asia commigravit animosque iuvenum ad magna surgentes veluti pestilenti quodam sidere adflavit, semelque corrupta regula eloquentia stetit et obmutuit. Ad summam, quis postea Thucydidis, quis Hyperidis ad famam processit? Ac ne carmen quidem sani coloris enituit, sed omnia quasi eodem cibo pasta non potuerunt usque ad senectutem canescere. Pictura quoque non alium exitum fecit, postquam Aegyptiorum audacia tam magnae artis compendiariam invenit.»

*Yole*

Utente GOLD
Utente GOLD
 

Torna a LATINO e GRECO

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-12-20 23:18:53 - flow version _RPTC_G1.3