da giada » 16 gen 2012, 16:24
In effetti questo recente editto di D. Bruto, che è stato pubblicato da poco, certamente non si può passare sotto silenzio. Egli promette, infatti, di aver l'intenzione di mantenere la Gallia in potere del senato e del popolo romano. Oh cittadino che nato per il bene dello Stato, memore del nome che porta, ha voluto emulare i nostri antenati! E infatti, con l'espulsione di Tarquinio, i nostri antenati non hanno tanto desiderato la libertà più di quanto noi, cacciato ormai Antonio, sentiamo di doverla conservare. Quei nostri padri sin dalla fondazione di Roma, si erano assuefatti ad obbedire al regime regio; in effetti dopo l'espulsione dei re si era affievolito il ricordo di cosa volesse dire schiavitù. E anche quel famigerato Tarquinio che i nostri padri non tollerarono, fu ritenuto e soprannominato, non crudele, non empio, ma superbo; quel vizio che noi spesso siamo disposti a tollerare anche nei privati cittadini, i nostri antenati non avrebbero potuto sopportarlo neppure in un re. L. Bruto non tollerò un re superbo; sopporterà D. Bruto che si comporti da re un uomo scellerato ed empio come Antonio?