da Giuliana Fiertler » 28 gen 2012, 10:17
Pythagoras, Aegyptum primo, mox Babyloniam ad perdiscendos siderum motus originemque mundi spectandam profectus summam scientiam consecutus erat. Inde regressus, Cretam et Lacedaemona ad cognoscendas Minois et Lycurgi inclitas ea tempestate leges contenderat. Quibus omnibus instructus, Crotonam venit populumque in luxuriam lapsum auctoritate sua ad usum frugalitatis revocavit.Docebat nunc matronas pudicitiam et obsequia in viros, nunc illos modestiam et litterarum studium.Inter haec velut genetricem virtutum frugalitatem omnibus ingerebat consecutusque disputationum adsiduitate erat ut matronae auratas vestes ceteraque dignitatis suae ornamenta velut instrumenta luxuriae deponerent eaque omnia delata in Iunonis aedem ipsi deae consecrarent, prae se ferentes vera ornamenta matronatum pudicitiam, non vestes esse.
Il filosofo Pitagora, partito dapprima verso l’Egitto, poi verso Babilonia, per apprendere i moti degli astri, aveva conseguito una grande esperienza. Quindi, tornato indietro, si era recato a Creta e a Sparta per conoscere le leggi a quel tempo famose di Minasse e di Licurgo. Poi venne a Crotone e, con la sua autorevolezza, richiamò all’esercizio della moderazione il popolo caduto nel vizio del lusso sfrenato. Ogni giorno lodava la virtù ed enumerava i vizi della lussuria e la sorte delle città distrutte da questa peste. Istruì separatamente le donne e i fanciulli. Insegnava a queste la pudicizia e la condiscendenza verso gli uomini, a quelli la moderazione e lo studio delle lettere. Mentre svolgeva queste cose insegnava a tutti l’esercizio della frugalità, genitrice di tutte le virtù. Così le matrone deposero come simboli di lusso le vesti ricamate in oro e gli altri ornamenti propri della loro dignità.