è questa?
L'asino e il cagnolino
Un cagnolino era stimato/amato dal padrone a causa delle sue moine e il cibo gli era dato ogni giorno dalla famiglia subito dopo la mensa. Un asino invece era disprezzato anche dai servi e bruciava d'invidia. Così diceva:" se un animale tanto immondo è così apprezzato dal mio padrone e da tutta la famiglia, quanto io sarei amato se facessi ossequio a quello? Io sono buono e utile: sono nutrito dall'acqua (proveniente) da pure sorgenti, a me è dato cibo raffinato, io posso condurre una vita beata e avere un grandissimo onore!". L'asino quindi, quando vide il padrone, gli andò incontro, gridò (oppure: schiamazzò/ragliò), balzò e si collocò sopra, pose le zampe alle (sulle) spalle del padrone, leccandolo con la lingua, sporca la veste con macchie, affatica il padrone con il suo peso. Tutta la famiglia è scossa (oppure: agitata) dal clamore del padrone, afferrano bastoni e pietre, rendono l’asino invalido, rompono le membra e le costole e lo lasciano così in una stalla (oppure presso una stalla) stanco e semivivo
catulus a domino propter eius blanditias diligebatur et cibus de mensa ei a familia cotidie dabatur. asinus autem etiam a servis spernebatur et invidia flagravat. sic dicebat:"si animal immundissimum ita diligitur a domino meo et tota familia, quanto ego amabor, si obsequium illi fecero? ego sum bonus et utilis:aqua ex sanctis fintibus alor, cibus mundus mihi datur; ego possum beatam vitam degere et maximum honorem habere". asinus igitur, cum dominum vidit, occurrit, clamavit, prosilivit et suprastetit, pedes imposuit humeris domini, lingua eum ligens, linit maculis vestem, fatigat dominum pondere suo. clamore autem domini concitatur omnis familia, fustes et lapides arripiunt, asinumfacium debilem, membras costaque frangunt et eum sic abiciunt ad praesepia lassum atque semivivum.