Mi sono trasferito nel campo di Epicuro VERSIONE CICERONE

Messaggioda alfabeta » 7 feb 2012, 13:41

Ciao a tutti, mi servirebbe urgentemente l'analisi di una versione di latino. Si intitola ''Mi sono trasferito nel campo di Epicuro'' , di Cicerone. Non conosco ne il libro ne la pagina,è una fotocopia. Il testo è questo:

Dupliciter delectatus sum tuis litteris, et quod ipse risi et quod te intellexi iam posse ridere: me autem a te ut scurram velitem malis oneratum esse non moleste tuli.Illud doleo, in ista loca venire me, ut constitueram, non potuisse. habuisses enim non hospitem,sed contubernalem. [...]
Omnem nostram de re publica curam, cogitationem de dicenda in senatu sententia, commentationem causarum abiecimus, in Epicuri nos, adversari nostri, castra coiecimus,castra coniecimus.[...]
Haec igitur est nunc vita nostra: mane salutamus domi et bonos viros multos, sed tristis, et hos laetos victores, qui me quidem perofficiose et peramanter observant.Ubi salutatio defluxit, litteris me involvo; aut scribo aut lego. veniunt etiam qui me audiunt quasi doctum hominem quia paulo sum quam ipsi doctior. inde corpori omne tempus datur. Patriam eluxi iam et gravius et diutius quam ulla mater unicum filium.
Sed cura, si me amas, ut valeas, ne ego te iacente bona tua comedim; statui enim tibi ne aegroto quidem parcere.

Per analisi intendo in particolare l'analisi del periodo, quindi quali sono le subordinate,le principali e cosi via,poi i complementi principali e se ci sono costrutti/ verbi/ sostantivi particolari.


Grazie mille anticipatamente: )

alfabeta

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Messaggioda *Yole* » 7 feb 2012, 14:37

quindi solo analisi e non traduzione si?

segnalo a didaskalos, ma non assicuriamo nulla, in alcune zone di neve la connessione è ko

*Yole*

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Messaggioda alfabeta » 7 feb 2012, 14:53

[quote="*Yole*"]quindi solo analisi e non traduzione si?

segnalo a didaskalos, ma non assicuriamo nulla, in alcune zone di neve la connessione è ko



Anche traduzione,se c'è letterale.Quella che ho trovato su internet è troppo libera

grazie comunque

alfabeta

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Messaggioda *Yole* » 7 feb 2012, 15:37

ok2senti abbiamo la traduzione, è letterale. L'analisi non è disponibile

*Yole*

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Messaggioda giada » 7 feb 2012, 15:56

Acccontentati della traduzione



Dupliciter delectatus sum tuis litteris, et quod ipse risi et quod te intellexi iam posse ridere: me autem a te ut scurram velitem malis oneratum esse non moleste tuli.Illud doleo, in ista loca venire me, ut constitueram, non potuisse. habuisses enim non hospitem,sed contubernalem. [...]
Omnem nostram de re publica curam, cogitationem de dicenda in senatu sententia, commentationem causarum abiecimus, in Epicuri nos, adversari nostri, castra coiecimus,castra coniecimus.[...]
Haec igitur est nunc vita nostra: mane salutamus domi et bonos viros multos, sed tristis, et hos laetos victores, qui me quidem perofficiose et peramanter observant.Ubi salutatio defluxit, litteris me involvo; aut scribo aut lego. veniunt etiam qui me audiunt quasi doctum hominem quia paulo sum quam ipsi doctior. inde corpori omne tempus datur. Patriam eluxi iam et gravius et diutius quam ulla mater unicum filium.
Sed cura, si me amas, ut valeas, ne ego te iacente bona tua comedim; statui enim tibi ne aegroto quidem parcere.



[b]Ho apprezzato doppiamente le tue lettere sia per il fatto che io stesso sono stato lieto sia per il fatto che ho capito che anche tu potessi gioirne e di questo mi dispiace (cioè) di non esser potuto venire in codesti luoghi come avevo stabilito, infatti tu (mi) avresti avuto non come amico di passagggio ma come compagno assiduo (complementi predicativi dell'oggetto) ...

Ogni nostra preoccupazione per lo stato, ogni pensiero sugli interventi in senato ogni studio di processi li abbiamo messi completamente da parte ci siamo trasferiti al campo di Epicuro, l'avversario nostro ...

Dunque ora questa è la vita nostra di mattina in caso riceviamo per il saluto sia molti onorevoli personaggi ma poveri e sia questi lieti vincitori che senza dubbio con molta cortesia e con molto affetto mi dimostrano riverenza. Quando il rito del saluto è terminato mi immergo nello studio o scrivo o leggo, vengono anche ad ascoltarmi/ quelli che mi ascoltano come (se fossi) un uomo dotto poichè sono un po' più dotto di questi. quindi tutto il tempo (restante) è dedicato al fisico. Per la patria ho già profuso lacrime più calde e più copiose che mai una madre per il suo unico figlio. Ma tu, se mi ami, riguardati la salute, non vorrei mangiarti le sostenze metre tu te ne stai giagente (a letto). Perchè ho deciso di non risparmiarti nemmeno se sei ammalato

giada

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Messaggioda alfabeta » 7 feb 2012, 19:43

per l'analisi c'è qualche probabilità di avere un aiutino domani?

grazie mille cmq

alfabeta

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