da jackpatro » 25 feb 2012, 15:34
Persepoli e incediata dai macedoni
Tutti si erano riscaldati per il vino; perciò si alzarono ubriachi per incendiare la città, che in armi avevano risparmiato. Per primo il re appiccò il fuoco alla reggia, poi i commensali, i domestici e le cortigiane. La reggia era stata costruita con gran quantità di cedro, che, innescato il fuoco, propagò rapidamente l'incendio. Quando l'esercito, che era accampato non lontano dalla città, lo vide, credendolo fortuito, accorse in aiuto. Ma quando si giunse al vestibolo della reggia, videro il re in persona che portava delle torce. Abbandonata dunque l'acqua che avevano portato, iniziarono anch’essi a gettare nell'incendio materiale infiammabile. Questa fine ebbe la reggia di tutto quanto l’Oriente, da cui tante genti dapprima chiedevano leggi, patria di tanti re, un tempo unico terrore della Grecia, dopo aver allestito una flotta di mille navi ed eserciti con cui fu invasa l'Europa, ricoperto il mare con un ponte di navi e traforati i monti, nelle cui caverne fu fatto passare il mare . E non risorse più, nemmeno nel lungo periodo che seguì la sua distruzione. Altre città possedettero i re macedoni, che ora posseggono i Parti: di questa non si troverebbero le tracce, se non le evidenziasse il fiume Arasse. Scorreva non lontano dalle mura: gli abitanti dei dintorni ritengono, più che saperlo per certo, che la città fosse stata distante da lì venti stadi.
I Macedoni si vergognavano che una così splendida città fosse stata distrutta da un re gozzovigliante. Pertanto la cosa fu presa sul serio, e si costrinsero a credere che doveva esser distrutta particolarmente in quel modo. Risulta che egli stesso, appena la calma gli restituì la ragione, dopo esser stato annebbiato dall’ebbrezza, si sia pentito