de AMICITIA (cicerone paragrafo9)

Messaggioda creso e delfi » 2 mar 2012, 16:19

Tu autem, Fanni, quod mihi tantum tribui dicis quantum ego nec adgnosco nec postulo, facis amice; sed, ut mihi videris, non recte iudicas de Catone; aut enim nemo, quod quidem magis credo, aut si quisquam, ille sapiens fuit. Quo modo, ut alia omittam, mortem filii tulit! memineram Paulum, videram Galum, sed hi in pueris, Cato in perfecto et spectato viro.



Ma tu, Fannio, dicendo che mi si attribuisce tanta importanza, quanta io né riconosco in me né chiedo, agisci sí da amico; però non la pensi, mi sembra, esattamente su Catone; o difatti non vi fu mai nessun sapiente (e questo io piuttosto credo), o se qualcuno vi fu, questo fu lui. Come, per non dir altro, sopportò la morte del figlio! Mi ricordavo Paolo, avevo visto Galo; ma questi per dei fanciulli: Catone per un uomo già fatto e di sperimentato valore.

creso e delfi

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Messaggioda jessy.7 » 2 mar 2012, 17:30

grazieate

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jessy.7

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