da Gokuevegeta » 6 mar 2012, 19:22
Maiorum Lingua C SVETONIO
inizio: omnibus in rebus statim ab initio principatus usque ad exitum civilis et clemens fuit..
ffine: ...eum consulem fecit,dicens Mettium quandoque beneficii memorem futurum (esse)
Pag. 49, Esercizio 184
In tutte le circostanze, fin dal primo momento del principato (lett. immediatamente dall’inizio del principato) fino alla fine, fu umano e clemente, e non nascose mai l’umiltà di origini passata. E anzi, derise per primo certi che tentavano di far risalire l’origine della famiglia Flavia ai fondatori di Rieti e ad un compagno di Ercole, il cui monumento spicca sulla via Salaria. E a tal punto non desiderò bramosamente nessuno degli ornamenti esteriori (lett. è un avverbio: dal di fuori), che il giorno del trionfo, stanco della lentezza e della noia della processione, non esitò ad affermare che veniva giustamente punito, poiché da vecchio aveva desiderato in maniera così sciocca un trionfo. E non accettò se non tardivamente neppure la tribunicia potestas e il titolo di padre della patria. Sopportò con estrema indulgenza la libertà degli amici e l’impudenza dei filosofi. Per niente memore dei torti dei suoi avversari, maritò e fornì sontuosamente di dote la figlia del suo nemico Vitellio. Nonostante gli amici lo avvertissero che bisognava fare attenzione a Mezio Pomposiano, poiché si credeva in maniera generalizzata che fosse destinato a diventare imperatore, lo fece console, dicendo che Mezio prima o poi si sarebbe ricordato del beneficio.