da stuurm » 27 mar 2012, 21:08
Quae quom multos dies noctisque aestuans agitaret, forte quidam Ligus, ex cohortibus auxiliariis miles gregarius, castris aquatum egressus haud procul ab latere castelli, quod avorsum proeliantibus erat, animum advortit inter saxa repentis cocleas, quarum quom unam atque alteram, dein plures peteret, studio legundi paulatim prope ad summum montis egressus est. Ubi postquam solitudinem intellexit, more ingeni humani cupido difficilia faciundi animum vortit. Et forte in eo loco grandis ilex coaluerat inter saxa, paulum modo prona, deinde inflexa atque aucta in altitudinem, quo cuncta gignentium natura fert. Quoius ramis modo, modo eminentibus saxis nisus Ligus in castelli planitiem pervenit, quod cuncti Numidae intenti proeliantibus aderant. Exploratis omnibus, quae mox usui fore ducebat, eadem regreditur, non temere, uti ascenderat, sed temptans omnia et circumspiciens. Itaque Marium propere adit, acta edocet, hortatur, ab ea parte qua ipse ascenderat castellum temptet, pollicetur sese itineris periculique ducem.
Quom agitaret prep. temp. Aquatum supino finale dipendende da verb. di mov.
Quom- arc. cum e cong peteret Abl. Assoluto.
Usui fore prep infinitiva retta da ducebat. Temptet e pollicetur- congiuntivi retti da hortatur
Repentis- repentes. part. pres. di repo. Temptans e circumspiciens Part. pres. di tempto e di circumspicio. Proeliantibus, eminentibus part. pres. di proelio ed emineo.
Mentre da molti giorni e notti rifletteva incerto su queste cose, per caso un Ligure, soldato semplice delle coorti ausiliarie, uscito fuori dall’accampamento per prvvedere l’acqua non lontano dal fianco del castello, che era dalla parte opposta dei combattenti, vide delle chiocciole che strisciavano tra i sassi, prendendone una poi un'altra e infine molte, a poco a poco per lo zelo di raccogliere, salì quasi alla cima del monte. Quando s’accorse d’esser solo, per l’avida indole dell’inclinazione naturale dell’uomo di copmpiere imprese difficili, gli fece cambiare pensiero. E per caso in quel punto era cresciuto tra i sassi un grande leccio, un po’ in modo curvo poi piegato e cresciuto in altezza, come la natura produce tutte le piante (let. tutte quante le cose di quelle che crescono). Il Ligure trovato appoggio ora ai suoi rami ( let. ai rami del quale), ora ai sassi sporgenti giunge alla superficie piana del castello, poiché tutti quanti i Numidi assistevano assorti a quelli che combattono. Dopo che ebbe esaminata ogni cosa, considerava quelle che sarebbero in seguito servire, ritorna indietro alla medesima, non a caso, come era salito, ma sondando e guardando attorno ogni cosa. Perciò va in fretta verso Mario, informa esattamente dei fatti, consiglia di attaccare il castello da quella parte da cui egli stesso era salito, di offrirsi come guida del pericoloso percorso.
Meglio di così non potevo fare per l'analisi. La traduzione ti consiglio di prendere questa perché molto letterale, ma con senso compiuto. Ciao ed in bocca al lupo.