da Loredanalamigliore978 » 5 apr 2012, 7:54
Antiquitus fama erat in Colchide aureum vellus esse et a pervigili dracone custodiri. Hoc vellus cum rapere statuisset Iason, Graecorum fortissimos heroas, Herculem, Typhim, Lynceum, Theseum, Orpheum sibi societate adiunxit, navem trabibus, quas ex Pelio monte sumpserat, fabricavit et ad Colchidem profectus est. Thyphis gubernaculum regebat, Lynceus acutissimis oculis scopulos detegebat, Orpheus navigationis taedia cantu levabat. Hercules autem cursum parumper retardabat quia pondere corporis deprimebat navem et ingentem stomachum nullo cibo satis unquam implebat. Dicunt Herculem, cum aquam cunctam, quae in cadis servabatur, hausisset, misisse Hylam, adulescentem sibi carum, in terram ut lymphas peteret ex vicino fonte. Cum hic non reverteret, narrant Herculem ipsum in terram descendisse et sic socios molesto pondere liberavisse. Nam illi navem cito in altum impulerunt et eum in litore deseruerunt.
(Traduzione):
Era fama antica che nella colchide vi fosse un vello d'oro e che fosse custodito da un attento drago. Avendo deciso di rapire questo vello Giasone, il più forte degli eroi greci, aggiunse alla sua alleanza Eracle, Tifone, Linceo, Teseo, Orfeo, costruì tre navi che aveva preso dal monte Pelio e partì per la colchide. Tifi reggeva il comando della nave, Linceo guardava con attentissimi occhi gli scogli, Orfeo levava le noie della navigazione con il canto. Ercole invece ritardava un poco il corso poichè per il peso del corpo opprimeva la nave e non riempiva mai con abbastanza cibo il suo grande stomaco. Dicono che Ercole, abbia bevuto tutta l'acqua che era consevata nelle (cerca cadis), e che abbia mandato Ila, giovane a lui caro, in terra per riempire le anfore dalla vicina fonte. Non ritornando questo, narrano che Ercole stesso sia sceso in terra e che così i suoi compagni si siano liberati dal molesto peso. Infatti quelli velocemente portarono in alto la nave e lo lasciarono sulla spiaggia.