da Waitingforthesun » 9 apr 2012, 14:21
Dal DE PROVIDENTIA:
Prosperae res et in plebem ac vilia ingenia deveniunt;at calamitates terroresque mortalium sub iugum mittere preprium magni viri est.Semper vero esse felicem et sine morsu animi transire vitam ignorare est rerum naturae alteram partem.Magnus vir es:sed unde scio,si tibi fortuna non dat facultatem exhibendae virtutis?Descendisti ad Olympia,sed nemo praeter te:coronam habes,victoriam non habes;non gratulor tamquam viro forti,sed tamquam consulatum praeturamve adepto:honore auctus es.Idem dicere et bono viro possum,si illi nullam occasionem difficilior casus dedit in qua vim animi sui ostenderet:"miserum te iudico,quod numquam fuisti miser.Transisti sine adversario vitam;nemo sciet quid potueris,ne tu quidem ipse".Opus est enim ad notitiam sui experimento;quid quisque posset nisi temptando non didicit:itaque quidam ipsi ultro se cessantibus malis optulerunt et virtuti iturae in obscurum occasionem per quam enitesceret quaesierunt.
Le fortune piovono anche sulla plebe e sulle indoli volgari;ma far passare sotto il giogo le disgrazie e i terrori dei mortali è proprio di un uomo grande.D'altra parte essere sempre fortunato e passare la vita senza un morso dell'animo significa ignorare l'altra faccia della natura.Sei un uomo grande:ma da dove posso saperlo se la fortuna non ti dà la possibilità di mostrare la tua virtù?Sei andato a gareggiare alle Olimpiade ma non c'era nessuno oltre a te:hai la corona ma non hai la vittoria;non mi congratulo (come mi congratulerei) con un uomo forte,ma come con uno che ha ottenuto il consolato o la pretura:sei stato insignito di una carica.Posso dire la stessa cosa anche ad un uomo buono se una circostanza più difficile non gli ha dato alcuna occasione in cui potesse dimostrare la sua forza d'animo:"ti considero infelice perchè non sei mai stato infelice.Hai passato la vita senza un avversario;nessuno saprà cosa avresti potuto (fare),neppure tu stesso".C'è infatti bisogno di sperimentarsi per conoscere se stessi;nessuno sa quali siano le proprie possibilità se non mettendosi alla prova.Perciò alcuni si offrirono spontaneamente a mali che tardavano a venire e cercarono per una virtù destinata ad eclissarsi un'occasione atttraverso la quale potesse brillare.