da Nome e Cognome » 10 apr 2012, 10:14
Fit obviam Clodio ante fundum eius, hora fere undecima aut non multo secus. Statim complures cum telis in hunc faciunt de loco superiore impetum; adversi raedarium occidunt. Cum autem hic de raeda, reiecta paenula, desiluisset seque acri animo defenderet, illi qui erant cum Clodio, gladiis eductis, partim recurrere ad raedam ut a tergo Milonem adorirentur, partim, quod hunc iam interfectum putarent, caedere incipiunt eius servos qui post erant; ex quibus qui animo fideli in dominum fuerunt, partim occisi sunt, partim, cum ad raedam pugnari viderent, domino succurrere prohiberentur, et Milonem occisum putarent, fecerunt id servi Milonis, nec imperante nec sciente nec praesente domino.
Milone si imbatte in Clodio davanti al suo podere, circa all'undicesima ora (cinque del pomeriggio) o non molto diversamente. Subito parecchi uomini lo assalgono (letteralm. fanno impeto contro di lui) con frecce da un luogo piu` alto; attaccando di fronte uccidono il vetturino. Dopo che questo, gettato indietro il mantello, fu saltato giu` dalla carrozza e mentre si difendeva con animo risoluto, quelli che erano con Clodio, estratte le spade, una parte iniziano a ritornare alla carrozza per assalire Milone alle spalle, una parte, poiche` reputavano questo gia` ucciso, iniziano a uccidere i suoi servi che erano dietro; di quelli, coloro che furono di animo fedele al signore, una parte furono uccisi, una parte, vedendo che si stava combattendo presso la carrozza, essendo impediti a venire in aiuto del signore, e ritenendo che Milone fosse stato ucciso, i servi di Milone fecero cio`, ne` comandandolo il signore, ne` conoscendolo, ne` essendo egli presente.