ALESSANDRO MAGNO (Curzio Rufo)la VERSIONE LATINA NEL BIENNIO

Messaggioda annachiaracasta » 14 apr 2012, 15:33

LA VERSIONE LATINA DEL BIENNIO: pag. 95 nr 99
in un giorno di festa Alessandro invitò gli amici ad un banchetto. Presto tutti furono appesantiti dal vino. Allora la commensale contava le imprese più famose di Filippo, padre di Alessandro. Dunque Alessandro si alzò e rispose: "Io però supero mio padre e le mie imprese sono più grandi." Allora tutti i commensali assecondarono il re ed annuirono, eccetto Clito, amico vecchio e assai fidato di Filippo, il quale difese la memoria del re Filippo più violentemente che prudentemente. A lungo le sue amatissime imprese furono lodate così ardentemente da Clito, che Alessandro si accese d'ira e colpì l'amico con una freccia. Quando l'ira cessò abbastanza e la sbornia fu sbollita, allora Alessandro percepì il dolore del suo delitto e desiderava assai fortemente espiare la colpa per mezzo della morte. Rimase a lungo in questo desiderio di morte.

annachiaracasta

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Messaggioda giada » 14 apr 2012, 16:48

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