da duckspaper » 20 apr 2012, 18:52
Mentre tutti i senatori nella curia stabiliscono che si debbano punire i Latini, Camillo esordì così: “Quando i nemici combatteranno contro il popolo Romano, la patria dovrà essere difesa da noi con tutte le forze e si dovrà fare una guerra d’armi con moltissimo valore. Ora per la benevolenza degli dei e per il valore dei nostri soldati la guerra giunge al termine. Gli eserciti dei nemici che assalavano Roma, sono stati distrutti a Pedo ed Astura; tutte le roccaforti Latine e Anzio o sono state conquistate con la forza o si sono arrese e sono mantenute con i nostri presidi: se insorgeranno, i nostri eserciti accorreranno per respingerli. Ora bisogna più preferibilmente deliberare in qual modo godiamo di una pace perpetua. Possiamo preparare la pace o incrudelendo contro i Latini o perdonando. Se deciderete di deliberare crudelmente contro i vinti, sarà permesso distruggere il popolo Latino, di fare un grande deserto. Tuttavia ritengo sia meglio incrementare lo stato Romano accogliendo i vinti nella città quanto incrudelendo contro di loro. Quando infatti assalivano i nostri eserciti, noi li abbiamo respinti con la forza: ora bisogna usare clemenza. Credetemi: se mostreremo clemenza, avremo alleati fedeli in eterno”.