L'elegia e la satira presso i romani versione QUINTILIANO

Messaggioda mistiko94 » 10 mag 2012, 14:47

CLARI FONTES PAGINA 656 VERSIONE 460

maturità classica 1981

TESTO
Elegia quoque Graecos provocamus, cuius mihi tersus atque elegans maxime videtur auctor Tibullus. Sunt qui Propertium malint. Ovidius utroque lascivior, sicut durior Gallus. Satura quidem tota nostra est, in qua primus insignem laudem adeptus Lucilius quosdam ita deditos sibi adhuc habet amatores ut eum non eiusdem modo operis auctoribus sed omnibus poetis praeferre non dubitent. Ego quantum ab illis, tantum ab Horatio dissentio, qui Lucilium 'fluere lutulentum' et esse aliquid quod tollere possis putat. Nam et eruditio in eo mira et libertas atque inde acerbitas et abunde salis. Multum est tersior ac purus magis Horatius et, nisi labor eius amore, praecipuus. Multum et verae gloriae quamvis uno libro Persius meruit. Sunt clari hodieque et qui olim nominabuntur. Alterum illud etiam prius saturae genus, sed non sola carminum varietate mixtum condidit Terentius Varro, vir Romanorum eruditissimus. Plurimos hic libros et doctissimos composuit, peritissimus linguae Latinae et omnis antiquitatis et rerum Graecarum nostrarumque, plus tamen scientiae conlaturus quam eloquentiae

TRADUZIONE
Anche nel componimento poetico possiamo concorrere allo stesso livello dei Greci: il poeta più sano e grazioso della categoria mi sembra Tibullo. C'è chi predilige Properzio. Ovidio è più artificioso dell'uno e dell'altro, cosi come meno spigliato è Gallo. Sicuramente tutta nostra è lironia, in cui Lucilio, che ottenne fama per primo, ha ancora degli ammiratori cosi affezionati, che lo preferiscono non solo agli scrittori di parodie, ma a tutti i poeti. Secondo me, quanto da costoro, tanto discordo da Orazio, il quale crede che Lucilio scorra oscuro e che c'è qualcosa che si potrebbe levarne. In realtà egli è straordinariamente colto, ricco di anime libere e per questo provocatorio e molto perspicace. Molto più chiaro e pulito è Orazio e non credo di tradirmi per troppa simpatia - senz'altro il più importante dei poeti di satira. Persio ha ottenuto una grande e meritata notorietà, anche se solo con un libro di satire. E ce ne sono altri oggi famosi e che saranno rammentati in futuro. Dell'altra categoria di satira, più arcaico, ma distinto dalla varietà non solo dei metri, fu scrittore Terenzio Varrone, l'uomo più colto dei Romani. Egli compose tantissime opere molto valenti e fu esperto profondo della lingua latina e, in ogni senso, di antiquariato, relativo sia al mondo greco che a quello romano: ma il suo contributo era destinato più alla cultura che alloratoria

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Messaggioda *Yole* » 10 mag 2012, 14:48

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