da martax3x » 15 mag 2012, 12:19
Versione da Esopo: Il gatto e i topi, da 'La lingua greca', di Sabrina Giannicchi, Luisa Rossi - Esercizi.
Ἔν τινι οἰκίᾳ πολλοὶ μύες ἦσαν. Αἴλουρος δὲ τοῦτο γϝοὺς ἧκεν ἐνταῦθα καὶ συλλαμβάνων ἕνα ἕκαστον κατήσθιεν. Οἱ δὲ μύες συνεχῶς ἀναλισκόμενοι κατὰ τῶν ὀπῶν ἔδυνον, καὶ ὁ αἴλουρος μηκέτι αὐτῶν ἐφικνεῖσθαι δυνάμενος, δεῖν ἔγνω δι᾿ἐπινοίαις αὐτοὺς ἐκκαλεῖσθαι. Διόπερ ἀναβὰς ἐπί τινα πάσσαλον καὶ ἑαυτὸν ἐνθένδε ἀποκρεμάσας προσεποιεῖτο τὸν νεκρόν. Τῶν δὲ μυῶν τισ παρακύψας, ὡς ἐθεάσατο αὐτόν, εἶπεν· 'Ἀλλ᾿, ὦ οὗτος, σοί γε, κἂν θῦλαξ γένῃ, οὐ προσελεύσομαι'.
[Da Esopo]
In una casa c'erano molti topi: venuto a conoscenza di ciò, era giunto un gatto e, catturandoli, li divorava uno ad uno. Dunque i topi rimanenti, giacchè venivano presi di continuo, si nascosero nelle proprie tane, ed il gatto, poichè non riusciva più a catturarli, si rese conto che era necessario attirarli fuori dalle tane. Perciò, dopo esser salito su un ramoscello, e lasciatosi di qui penzolare, si finse morto. Avendo dunque qualcuno dei topi fatto capolino per guardarlo, disse: 'Ma, proprio a costui, se anche diventasse una scatola di tonno, non m'avvicinerò.'