da kikketta97 » 5 giu 2012, 16:00
Lingua latina numero 21 pagina 190
Ut antiquae latii historiae narrant,hercules,post longa per italiam itinera,in latium pervenit cum magno boum armento. in tiberis ripa consistit et quietem sibi et bubus quaerit. dum fessum corpus somno reficit , cacus, magni corporis et feri animi pastor, qui totum latium vi sua terrebat, boves herculis, animalia mira pulchritudine, repere vult. itaque, magna calliditate , mulltos boves in speluncam suam trahit , sed cauda animalia trahit . Hercules ad caci speluncam appropinquat,sed videns boum vestigia foras versa , valde turbatus manet. iam discedere ex eo loco vult , cum boves suos e spelunca mugire audit tunc dolum intellegit, in speluncam iratus intrat et cacum necat
Come narrano le antiche storie del Lazio, Ercole, dopo lunghi viaggio attraverso l'Italia, giunge nel Lazio con una grande mandria di buoi. Si ferma sulla riva del Tevere e cerca riposo per sè e i buoi. Mentre ritempra il corpo stanco con in sonno, Caco, pastore di grande costituzione /lett.corpo e di animo feroce, che atterriva con la sua forza tutto il Lazio, vuole rapire i buoi di Ercole, animali di meravigliosa bellezza. E così, con grande astuzia, trascina nella sua grotta molti buoi, ma trascina gli animali per la coda. Ercole si avvicina alla grotta di Caco, ma vedendo le impronte dei buoi messe di traverso, rimane molto turbato. Già volle allontanarsi da quel luogo quando sente mugire i suoi buoi dalla grotta. Allora comprende l'inganno irato entra nella grotta e uccide Caco.