da sorridichelavitatisorride » 27 giu 2012, 11:51
Ecco a voi la versione di Cesare e i suoi clientes da svetonio
latino laboratorio n. 16 pagina 290
Studium et fides erga clientes caesari iuveni fuerunt. Masintham, nobilem iuvenem, tam enixe defendit ut olim a manibus creditorum eripuerit; mox, e praetura in hispaniam discedens, lectica sua eum avexit. Amicos tanta semper facilitate indulgentiaque tractavit, ut Gaio Oppio, eunti cum eo per silvestre iter et correpto subita valitudine, deversiolorum suum concesserit et is humi ac sub divo cubuerit. Iam autem rerum potens, multos amicos etiam ignobilis generis ad summos honoris provexit. Simultates autem numquam tam graves accepit, ut non libens deponeret, occasione data. Gai Memmi etiam suffragator in petitione consulatus fuit, cum invidiosis eius orationibus pari acerbitate rescripsisset.
Il giovane Cesare ebbe zelo e fedeltà nei confornti dei clienti. difense tanto premurosamente masinta, un giovane nobile, che una volta lo sottrasse dalle grinfie (mani) dei creditori. subito, mentre dalla pretura si dirigeva verso la spagna, lo portò via con la sua portantina. Trattò gli amici sempre con gentilezza e indulgenza, come quando a gaio oppio, che faceva un viaggio attraverso un bosco con lui e che era stato colpito da un'improvvisa malattia, concesse il suo piccolo alloggio e lui si coricò per terra e all'aperto. Quando già aveva il potere, portò molti amici, anche di stirpe non nobile, alle cariche più alte. Non si addossò mai delle inimicizie tanto gravi da dover deporre (il potere) senza volerlo. Fu anche sostenitore di gaio memmo nella corsa al consolato, dopo aver risposto agli invidiosi con discorsi di uguale durezza
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