I Romani costringono i Venelli alla battaglia

Messaggioda Paulo » 1 lug 2012, 7:19

Titurio Sabino, consolidata questa diceria della sua paura, scelse un certo Gallo, uomo adatto e astuto, fra quelli che aveva con sé in qualità di ausiliarii.
Egli lo persuade con grandi premi e promesse ad andare presso i nemici e rivelare quello che lui vuol fare. Costui quando arriva da loro, come un disertore, evidenzia la paura dei Romani, spiega con quali ostacoli lo stesso Cesare sia incalzato dai Veneti e che non manca troppo, che la notte seguente Sabino di nascosto sposti l'esercito dall'accampamento e parta per portare aiuto a Cesare. Quando questo fu sentito, tutti gridarono che non c'era alcun dubbio nel cogliere l'occasione di far un buon affare, e che bisognava andare all' accampamento. Molte cose spingevano i Galli a questa decisione: l'incertezza di Sabino nei giorni precedenti, la conferma del disertore, la mancanza di provviste, la speranza della guerra veneta e il fatto che gli uomini credono volentieri quello che vogliono.

Paulo

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Messaggioda giada » 1 lug 2012, 9:27

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