Salviano piange la fine di Roma

Messaggioda sunsilvia » 2 lug 2012, 11:13

Versione tratta dal libro: Nuovo comprendere e tradurre volume 2
Inizio della versione: Vastata est Italia barbarorum incursionibus, obsessa est urbs Roma et expugnata;
Fine: ... vectigalia illis solvebant barbari, nos vectigales barbaris sumus.

da Salviano

Traduzione:
L' Italia fu devastata dalle incursioni dei barbari, la città di Roma fu assediata ed espugnata; tutto l'impero è preda delle genti barbare. I Visigoti invasero la Gallia; le popolazioni dei Vandali passarono nelle terre dell'Africa e della Spagna. Tutte le cose che una volta furono grandi e sacre, furono o rapite o distrutte: le sole colpe aumentarono.
Dov'è la potenza dell'impero romano? Dov'è l'antica dignità del popolo romano? Un tempo i Romani erano tanto forti da sottomettere tutte le nazioni dei barbari, adesso sono tanto deboli da essere sottomessi dai barbari. Una volta nei cittadini romani l'amore per la libertà era tasnto grande che affrontavano la morte senza timore, per difendere lo stato e la libertà, adesso il timore della morte è tanto grande che rinunciano volentieri alla libertà per salvarsi la vita. Gli antichi romani erano temuti, noi temiamo: i barbari pagavano tributi ai Romani, ora noi siamo tributari dei barbari.

sunsilvia

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Messaggioda giada » 2 lug 2012, 11:57

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