da stuurm » 14 lug 2012, 12:01
Erat tum in castris inter primores iuvenum Cn. Marcius, adulescens et consilio et manu promptus, cui cognomen postea Coriolano fuit. Cum subito exercitum Romanum Coriolos obsidentem atque in oppidanos, quos intus clausos habebat, intentum, sine ullo metu extrinsecus imminentis belli, Volscae legiones profectae ab Antio invasissent, eodemque tempore ex oppido erupissent hostes, forte in statione Marcius fuit. Is cum delecta militum manu non modo impetum erumpentium rettudit, sed per patentem portam ferox inrupit in proxima urbis, caedeque facta ignem temere arreptum imminentibus muro aedificiis iniecit. Clamor inde oppidanorum mixtus muliebri puerilique ploratu ad terrorem, ut solet, primum orto et Romanis auxit animum et turbavit Volscos utpote capta urbe cui ad ferendam opem venerant. Ita fusi Volsci Antiates Corioli oppidum captum.
[center]Traduzione[/center]
Tuttavia c'era nell'accampamento tra i soldati delle prime file Cneo Marcio, giovane pronto nelle decisioni e nella forza fisica a cui dopo si diede il soprannome di Coriolano.
All'improvviso le legioni Volsce inviate da Anzio dopo aver assalito l'esercito romano che occupava Coriolo e occupato dalle città lì intorno, che teneva chiuse nell'interno, senza alcuna paura di una guerra imminente proveniente dall'esterno, nel medesimo tempo essendo i nemici usciti dalla città, Marcio si trovò di guardia per caso.
Egli con un gruppo di soldati scelti, non solo contenne la sortita dei nemici, ma irruppe intrepido nelle case più vicine della città attraverso la porta aperta, e fatta strage, dopo aver afferrato temerariamente una torcia, si gettò sopra gli edifici intorno alle mura. Poi le urla degli assediati misto al terrore delle donne e al pianto dei bambini, come era solito, dapprima all'inizio sia incitò l'animo dei romani sia turbò i Volsci in quanto presa la città giunsero lì per prendere le ricchezze. Così abbattuti i Volsci Antiati fu presa la città di Corioli.