da figo 91 » 23 lug 2012, 17:57
Gli Elvezi avevano già attraversato con le loro truppe gli stretti valichi e i territori dei Sequani, erano arrivati nel paese de¬gli Edui e ne devastavano i campi. Gli Edui, incapaci di difendere se stessi e i loro beni, mandano ambasciatori a Cesare con una richiesta di aiuto: essi si erano sempre comportati bene nei confronti del popolo romano, ed ora non meritavano che, quasi sotto gli occhi del nostro esercito, i loro campi venissero saccheggiati, i loro figli fatti schiavi e le loro città espugnate. Nello stesso tempo gli Ambarri , affini e consanguinei degli Edui, informano Cesare che anche i loro campi erano stati devastati e che difficilmente avrebbero potuto tener lontane dalle proprie città le forze nemiche. Infine, gli Allobrogi che possedevano villaggi e terreni al di là del Rodano, riparano in fuga presso Cesare mostrando chiaramente come non restasse loro che il suolo dei campi. Spinto da tali notizie, Cesare decide di non dover aspettare che gli Elvezi giungano nel territorio dei Santoni dopo aver distrutto tutti i beni degli alleati.