da Alesisterina » 23 lug 2012, 21:38
libro: juventas versione p.203 n" 4 - nove discere 1 n. 4 pagina 313
titolo: nell'osteria
In taberna sumus numquam nos curamus humum sed ..... bibit mater, bibit ista bibit ille bibunt centum bibunt mille
Quando siamo in osteria non ci occupiamo mai della terra, ma accorriamo al divertimento, sul quale sudiamo sempre. Questo si fa in osteria, dove la moneta è coppiere: gli uomini si divertono, bevono e vivono e non temono di certo la morte. Una volta bevono per i prigionieri, dopo bevono tre volte per i vivi, quattro volte per tutti i cristiani, cinque volte per i fedeli defunti, sei volte per le sorelle vanitose, sette volte per i soldati che stanno nei boschi, otto volte per i fratelli perversi, nove volte per i monaci dispersi, dieci volte per i navigatori, undici volte per coloro che litigano, dodici volte per i negligenti, tredici volte per coloro che fanno un viaggio. Tutti bevono senza regole (singolare) sia per il papa che per il re, beve la signora, beve il signore, beve il soldato, beve il clero, beve quello, beve quella, beve il servo con l'ancella, beve il solerte, beve il pigro, beve il bianco, beve il nero, beve il povero e malato, beve l'esule e ignoto, beve la sorella, beve il fratello, beve la vecchia, beve la madre, beve questa, beve quello, bevono cento, bevono mille.