da Alesisterina » 23 lug 2012, 23:12
libro: juventas
versione latino: empietà del tiranno dionisio
Dionysus,Syracusanorum tyrannus,classe sua in Brutiorum fines appulit,Locris fanum deae Proserpinae compilavit,magnifica simulacra pretiosaque vasa abstulit ac aedificium incendit. Domum navigans,quia venti secundi navem propere propellebant,ad comites versus: "Dei-inquit-hominibus sacrilegis bonam navigationem ,ut videte concedunt". Alias ad Peloponnesum pervenit et in templum Iovis Olympii iniit:ibi statim deo irridere coepit, Nam de Iovis simulacro aureum amiculum magni ponderis detraxit et :" Hoc aureum amiculum-inquit-nimium calorem aestate,nimium frigus hieme Iovi comparat ; ad Iovis corpus magis idoneum est pallium laneum et bono et malo anni tempore. "Itaque laneum pallium suum exuit et Iovis simulacro imposuit. Epidauri quoque barbam auream Aesculapio dempsit: "Iustum non est-inquit- Apollinem effingere adulescebtem sine barba Aesculapium,filium eius,senem barbatum"
ioniso, tiranno dei siracusani, con la sua flotta approdò ai confini dei bruzi, a locri spogliò il tempio della dea Proserpina, portò via magnifiche statue e preziosi vasi e incendiò l'edificio. Navigando verso casa, poichè venti favorevoli spingevano avanti la nave, verso i compagni disse: gli dei, come vedete, concedono una buona navigazione agli uomini malvagi. Quando giunse al peloponneso e entrò nel tempio di giove olimpio: qui subito iniziò a prendersi gioco del dio, infatti portò via dal simulacro di giove un mantello d'oro di grande valore: questo mantello d'oro, disse, procura a giove in estate eccessivo calore, in inverno troppo freddo; questo mantello di lana è più adatto al corpo di giove sia nella buona che nella cattiva stagione. E così si tolse il suo mantello di lana e lo pose sulla statua di giove. Tagliò anche la barba d'oro ad Esculapio a Epidauro: non è giusto, disse, ritrarre Apollo come una adoloscente senza barba ed Esculapio, suo figlio, come un vecchio con la barba