da divinathebest96 » 7 ago 2012, 12:49
-LATINO A COLORI Lezioni 2- LA VITTORIA IMPREVISTA (NUM. 19 PAGINA 279)
Il console Lucio Furio Purpurione attraverso la tribù Sapinia giunse nel territorio dei Boi. Già si avvicinava a Castro Mutilo, quando temendo di essere ostacolato proprio contemporaneamente dai Boi e dai Liguri condusse l’esercito per la medesima via in cui l’aveva portato e con un grande giro per luoghi aperti e là difesi giunse dal collega. Da lì uniti gli eserciti attraversarono devastazioni, per primo il territorio dei Boi fino alla città fortificata Felsina; quella città e gli altri fortini attorno e quasi tutti i Boi eccetto la gioventù, che era in armi per saccheggiare-allora si era allontanata verso foreste remote-vennero verso la resa. Poi l’esercito fu condotto verso i liguri. I Boi pensando di assalire l’esercito dei Romani all’improvviso li seguirono attraverso passi nascosti. Non raggiungendoli, attraversato improvvisamente il Po con delle navi, avendo devastato il territorio dei Levi e dei Libui, ritornando da lì attraverso gli estremi confini dei Liguri si imbattono nell’ esercito romano. La battaglia fu ingaggiata più rapidamente e più violentemente che se avessero combattuto con animi preparati verso lo scontro nel tempo e luogo concordato. Qui apparve quanta forza abbia l’ira per istigare gli animi;infatti i Romani avidi più di strage che di vittoria combatterono in modo tale che lasciarono al nemico almeno un messaggero della strage. Per queste imprese recate le lettere dei consoli a Roma, fu decretata una supplica per tre giorni. Poco dopo Marcello l’altro console giunse a Roma e il trionfo gli fu decretato con grande consenso dei senatori. Trionfò sugli Insubri e i Comensi; lasciò il trionfo sui Boi al collega, poiché individualmente a lui stesso era toccata una battaglia sfavorevole contro quella gente, con un secondo collega.