da s3ghetta93 » 31 ago 2012, 13:54
SPARIZIONE DI ROMOLO,versione di Livio tratta dal libro "Tradurre latino",pag. 265
Compiute queste opere immortali,mentre teneva un'assemblea nel campo presso la palude di Capra per passare in rassegna l'esercito,una tempesta sorta all'improvviso con grande tumulto e tuoni coprì tanto il re con una fitta nube che nascose all'assemblea la vista di quello;così Romolo non fu più sulla terra.
Il popolo Romano,una volta placata facilmente la paura,dopo che la luce del giorno tanto sconvolto tornò serena e tranquilla, quando vide il trono vuoto,sebbene credesse ai padri,che si trovavano lì vicino,che l'illustre fosse stato portato via dalla tempesta,tuttavia ottenne per qualche tempo un triste silenzio,scosso il timore della mancanza.
Quindi,presa l'iniziativa da parte di pochi,tutti stabiliscono che Romolo,nato (come) dio da un dio,fosse salutato come re e padre della città di Roma;chiedono la pace con preghiere (pregando) che,ben disposto e propizio,protegga sempre la sua stirpe.
Io credo che allora ci siano stati anche alcuni che nell'intimo credevano che il re fosse stato fatto a pezzi dalle mani dei padri; infatti si diffuse anche questa notizia,però oscurissima;l'ammirazione per l'uomo e la paura presente nobilitò quell'altra notizia.