manovre dei due eserciti libro ornatus cesare

Messaggioda cchiara » 3 set 2012, 19:12

Pompeius qui castra in colle habebat ad infimas radices montis aciem instruebat semper ut videbatur exspectans si iniquis locis Caesar se subiceret. Caesar nulla ratione ad pugnam elici posse Pompeium existimans hanc sibi commodissimam belli rationem iudicavit uti castra ex eo loco moveret semperque esset in itineribus haec spectans ut movendis castris pluribusque adeundis locis commodiore re frumentaria uteretur simulque in itinere ut aliquam occasionem dimicandi nancisceretur et insolitum ad laborem Pompei exercitum cotidianis itineribus defatigaret. His constitutis rebus signo iam profectionis dato tabernaculisque detensis animadversum est paulo ante extra cotidianam consuetudinem longius a vallo esse aciem Pompei progressam ut non iniquo loco posse dimicari videretur. Tum Caesar apud suos cum iam esset agmen in portis "differendum est" inquit "iter in praesentia nobis et de proelio cogitandum sicut semper depoposcimus; animo simus ad dimicandum parati: non facile occasionem postea reperiemus"; confestimque expeditas copias educit.

Pompeo, che aveva posto il campo sulla cima di un colle, schierava l'esercito alla base della montagna, aspettando sempre, come sembrava, che Cesare si spingesse su posizioni sfavorevoli. Egli, ritenendo che non fosse in nessun modo possibile trascinare Pompeo a battaglia, pensò che la cosa migliore per lui era muovere il campo e spostarsi continuamente, allo scopo di provvedersi più facilmente di grano, muovendo il campo e toccando sempre luoghi diversi, e far nascere contemporaneamente, durante il tragitto, qualche occasione di combattere, stancando con le marce quotidiane l'esercito di Pompeo che non vi era abituato. Stabilito questo piano, quando era già stato dato il segnale della partenza e le tende erano già state piegate, si accorse che l'esercito di Pompeo, schierato a battaglia, si era allontanato dal vallo più di quanto non facesse di solito, sicché sembrava possibile combattere in una posizione meno sfavorevole. Allora Cesare, mentre il suo esercito si trovava già davanti alle porte, "Bisogna rimandare la partenza per il momento", disse, "e pensare alla battaglia, come abbiamo sempre desiderato. I nostri animi siano pronti a combattere: difficilmente ci si presenterà in seguito un'altra occasione". E immediatamente porta fuori le truppe senza bagagli.

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Messaggioda giada » 4 set 2012, 9:29

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