da mattdamon951 » 8 set 2012, 12:00
Quell'immagine del sonno fu efficace, che prima uccise l'animo del re Creso con grandissimo timore in seguito anche con dolore: infatti ritenne che Ati il più dotato tra i due figli per agilità d'ingegno e doti del corpo e destinato alla successione del potere, venisse sottratto a lui con la spada.
Dunque mirava a qualunque cosa per evitare la sventura della perdita annunciata, l'apprensione paterna non cessò di distogliersi da nessuna attenzione.
Il giovane era solito essere mandato a far guerra, fu trattenuto in casa: aveva un arsenale pieno di una gran quantità di ogni genere di armi, si ordinò che anche questo fosse rimosso: si serviva di compagni cinti di spada, a questi fu vietato di avvicinarsi troppo.
Ma la fatalità diede occasione alla tragedia: poichè infatti un cinghiale di ingente grandezza devastava i campi coltivati del Monte Olimpo con strage di contadini e poichè fu chiesto l aiuto del re a causa della straordinaria disgrazia , il figlio ottenne dal padre di essere mandato ad ucciderlo tanto più facilmente perchè non era temuta una ferita da dente ma da ferro. Allora ma mentre tutti sono intenti nel violento sforzo di uccidere il cinghiale l'ostinata violenza del fato volge verso di lui la lancia scagliata per uccidere l'animale selvatico e certamente volle macchiare del crimine di quella nefasta uccisione quella destra di colui al quale dal padre era stata affidata la tutela del figlio.