Cesare si prepara a passare in Germania - da Cesare
Versione 259 pagina 193 di "Maiorum Lingua" C
Gli Ubii, che in precedenza avevano consegnato degli ostaggi a Cesare e si erano arresi, per giustificarsi gli inviarono dei messaggeri affinché spiegassero che nessun aiuto era stato mandato dalla loro popolazione ai Treveri e che la sua (di Cesare) fiducia non era stata tradita. Chiedevano e pregavano che li risparmiasse, in nome dell'odio comune contro i Germani, affinché gli innocenti non pagassero il fio al posto dei colpevoli. Inoltre se avesse voluto che fossero consegnati degli ostaggi, promisero che li avrebbero dati. Cesare, conosciuta la causa, venne a sapere che gli aiuti ai Treveri erano stati inviati dai Suebi, non dagli Ubii; accettò le scuse degli Ubii e si informò riguardo a tutte le vie d'accesso al paese dei Suebi. Intanto pochi giorni dopo fu informato dagli Ubii (del fatto) che i Suebi radunavano le truppe in un solo luogo. Sapute queste cose (lett.:procurò) fece procurare le provviste e scelse un luogo adatto all'accampamento. Ordinò agli Ubii di ritirare il loro bestiame dai campi e di portarlo tutto nella città, poiché sperava che gli uomini barbari e inesperi, spinti dalla mancanza di cibo, potessero essere ridotti a una condizione di combattere svantaggiosa. Ordinò loro di mandare frequentemente esploratori fra i Suebi e che si informassero su ciò che facevano. Gli Ubii fecero come era ordine di Cesare e, passati pochi giorni, glielo riferirono.
Spero sia d'aiuto!