da Maccy1196 » 14 set 2012, 13:48
LIBRO : Perducere. Pag. 170 n° 86
TESTO:
Iason opem fert miserae anuculae: in aquam init, rapidos fuluctus fluminis magno cum labore transit, tandem anum in altera ripa integram deponit. At repente anus formam suam mutat: iam enim feminam non videt Iason, pulcherrima dea stat ante oculos suos. Iason eam spectat et haec mira verba audit: << Ego Iuno sum, pro tuo auxilio auxilium meum exinde promitto >>. Rursus Iason iter iniit, At, cum flumen transiret, soleam amiserat; itaque atero pede nudo in regnum patrui pervenit. Quod ubi vidit, Pelias magnopere timuit. nam tale oraculum dei ei ediderant: <<Cave iuvenem nudo pede: aut ille aut tu regnabis >>.
TRADUZIONE:
Giasone aiutò la povera vecchietta: entrò in acqua ed attraversò le onde del rapido fiume, e alla fine depose la vecchia sana e salva sull'altra riva. Ma all'improvviso la vecchia mutò il suo aspetto, infatti Giasonenon vide più una donna, ma davanti ai suoi occhi si trovava una splendida dea. Allora Giasone la guardò e udì queste straordinarie parole: << Io sono Giunone. D'ora in avanti prometto il mio ausilio in cambio del tuo aiuto >>. Di nuovo Giasone riprese il cammino, ma attraversando il fiume aveva perso un sandalo. Dunque giunse nel regno dello zio paterno con uno dei due piedi nudo. Quando vide questo, Pelia ebbe moltissima paura. Infatti gli dei gli avevano profetizzato tale oracolo : << Sta attento al giovane dal piede nudo: o regnerà lui, o regnerai tu. >>.