Ifigenia vittima della superstizione versione latino LUCREZI

Messaggioda BiggEdo » 17 set 2012, 14:36

Illud in his rebus vereor, ne forte rearis impia te rationis inire elementa viamque indugredi sceleris. Quod contra saepius illa religio peperit scelerosa atque impia facta. Aulide quo pacto Triviai virginis aram Iphianassai turparunt sanguine foede ductores Danaum delecti, prima virorum. Cui simul infula virgineos circumdata comptus ex utraque pari malarum parte profusast, et maestum simul ante aras adstare parentem sensit et hunc propter ferrum celare ministrus aspectuque suo lacrimas effundere civis, muta metu terram genibus summissa petebat. Nec miserae prodesse in tali tempore quibat, quod patrio princeps donarat nomine regem. Nam sublata virum manibus tremibundaque ad aras deductast, non ut sollemni more sacrorum perfecto posset claro comitari Hymenaeo, sed casta inceste nubendi tempore in ipso hostia concideret mactatu maesta parentis, exitus ut classi felix faustusque daretur. Tantum religio potuit suadere malorum.

A questo proposito io temo ciò, che tu per caso pensi di abbracciare i principi di un'empia dottrina e di metterti per la via del delitto. Anzi, più volte proprio quella superstizione ha prodotto azioni scellerate ed empie. Così in Aulide l'altare della vergine Trivia macchiarono vergognosamente col sangue di Ifigenia i capi scelti dei Danai, il fiore degli eroi. Non appena l'infula, posta intorno alle virginee chiome, a lei scese in liste uguali sulle due guance e insieme si accorse che mesto il padre stava accanto agli altari e presso di lui i sacerdoti nascondevano il ferro e i cittadini alla vista di lei versavano lacrime, muta per il terrore, sulle ginocchia cadeva per terra.Né all'infelice in tale momento poteva giovare che per prima aveva donato al re il nome di padre: e sollevata dalle mani dei soldati fu portata tremante all'altare non perché, compiuto il rito solenne, potesse essere accompagnata da splendente imeneo, ma perché lei, pura, impuramente proprio nell'età delle nozze, cadesse vittima, triste, del sacrificio del padre, affinché una partenza felice e fausta fosse data alla flotta. A tanto delitto poté indurre la superstizione.

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Messaggioda BiggEdo » 17 set 2012, 14:44

La versione è di lucrezio tratta dal De rerum natura

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Messaggioda giada » 17 set 2012, 16:57

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