da ELENA_96 » 19 set 2012, 19:49
Vivamus, mea Lesbia, atque amemus Rumoresque senum severiorum Omnes unius aestimemus assis.
Soles occidere et redire possunt:nobis cum semel occidit brevis lux, nox est perpetua una dormienda.
Da mi basìa mille, deinde centum, dein mille altera, dein secunda centum deinde usque altera mille, deinde centum. Dein, cum milia multa fecerimus, conturbabimus illa, ne sciamus, aut nequis malus invidere possit, cum tantum sciat esse basiorum.
Viviamo, mia Lesbia, e amiamoci, i pettegolezzi malevoli degli anziani troppo moralisti valutiamoli un soldo. I soli possono tramontare e ritornare: noi, una volta che è tramontato il breve giorno, siamo costretti a dormire una notte eterna. Dammi mille baci e dopo cento, poi mille altri senza interruzione, poi anocra cento. Poi quando ce ne saremo scambiate molte migliaia, li confonderemo per non sapere quanti sono e perchè nessun maligno ci possa gettare il maolocchio, conoscendo l'ammontare dei baci.