da Giorgina*-* » 20 set 2012, 13:25
Versione: Non semper agricolarum vita laeta est, sed interdum curarum plena. Nam saepe Borea claudit glebas, procella avenas ruinat, pruina oleas plantasque delet, umbra nocet vineis, colubra in glebis serpit, aquila villae incolas terret. Sed cum columba gemit, rosae et violae olent, aquae leviter murmurant, cicadae cantant, spicae fluctuant, agricola Pomonae deae gratias agit.
Traduzione: Non sempre la vita degli agricoltori è lieta, ma talvolta è piena di preoccupazioni. Infatti spesso la Borea chiude le zolle, la tempesta rovina l'avena, la brina distrugge le olive e le piante, l'ombra danneggia i vigneti, la serpe striscia nei terreni. L'aquila spaventa gli abitanti della tenuta. Ma quando la colomba si lamenta, le rose e le viole emanano odore, le sorgenti termali rumoreggiano leggermente, le cicale cantano, le spighe ondeggiano, l'agricoltore ringrazia la dea Pomana.
[versione tratta dal libro: LINGUA ET RES, ESERCIZI 1]
(l'ho scritta per ricevere 1 credito, in modo tale che anche io possa vedere una versione di greco)