da vucinicmenez » 4 ott 2012, 15:41
Versione di latino di Gellio tratta dal libro certamen.
L'avevo richiesta giorni fa senza ottenere risposta quindi deduca non sia presente negli archivi.
Tradotta e corretta in classe.
Inizio " Philosophum nomine Peregrinum,cui postea"
Fine "sed iusti honestique studio et officio"
Vedemmo,essendo ad Atene,un filosofo di nome Peregrino,a cui dopo fu dato il soprannome di Proteo,uomo degno e coerente,che abitava in qualche tugurio fuori dalla città.Ed essendoci recati con frequenza da lui lo udimmo per ercole! dire molte cose in modo utile e onesto.In questi discorsi ci fu,quello che ricordammo il più importante che abbiamo sentito.Qualunque uomo saggio,diceva,non peccherebbe anche se gli uomini e gli dei ignorassero lui nella colpa.Non si deve peccare infatti non per paura di una pena di vergogna,ma per amore del giusto e dell'onesto e per il senso del dovere.