La situazione di Cartagine versione latino CORNELIO NEPOTE

Messaggioda MARY2011 » 7 ott 2012, 13:34

so che oggi è domenica e il forum è chiuso, ma la posto oggi perchè domani non posso, mi servirebbe una versione di latino per domani pomeriggio il titolo è:
LA SITUAZIONE DI CARTAGINE (Sallustio) dal libro OPULENTA PATRUM pag 27 n 009
inizio: hamilcar, cum Karthagine decedens siciliam venit, rem publicam multo male se habentem invenit.
fine: neque eo fuit contentus, sed etiam fine imperii propagavit et tota Africa magnum otium reddidit

grazie in anticipo e vi prego aiutooooooooooooo :shock: :shock:

MARY2011

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Messaggioda MARY2011 » 7 ott 2012, 13:53

[quote="MARY2011"]so che oggi è domenica e il forum è chiuso, ma la posto oggi perchè domani non posso, mi servirebbe una versione di latino per domani pomeriggio il titolo è:
LA SITUAZIONE DI CARTAGINE (Sallustio) dal libro OPULENTA PATRUM pag 27 n 009
inizio: hamilcar, cum Karthagine decedens siciliam venit, rem publicam multo male se habentem invenit.
fine: neque eo fuit contentus, sed etiam fine imperii propagavit et tota Africa magnum otium reddidit

grazie in anticipo e vi prego aiutooooooooooooo :shock: :shock:



per favore anche e soprattutto l' analisi se potete

MARY2011

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Messaggioda giada » 8 ott 2012, 14:03

dovresti mettere il testo di latino completo

giada

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Messaggioda stuurm » 8 ott 2012, 14:59

Amilcare, quando ritirandosi dalla Sicilia giunse a Cartagine, trovò lo Stato che era in condizioni molto male. Infatti per la lunga durata della sventura esterna, scoppiò una guerra civile tanto grande che Cartagine mai si trovò ad essere in pericolo simile, se non quando fu distrutta. In primo luogo, si ribellarono i soldati mercenari, che erano stati contro i Romani ed il cui numero ammontava a ventimila. Questi fecero ribellelare tutta l'Africa ed assaltarono la stessa Cartagine. I Cartaginesi furono talmente atterriti da quelle sventure, che chiesero anche rinforzi ai Romani e li ottennero. Ma da ultimo, quando erano quasi ormai giunti alla disperazione, elessero Amilcare comandante supremo. Questi non solo respinse i nemici dalle mura di Cartagine, sebbene i soldati fossero saliti a più di centomila, ma anche li ridusse al punto che, chiusi in luoghi molto angusti, morirono più per fame che per spada. Riconquistò alla patria tutte le città ribelli, tra queste Utica ed Ippona, le più potenti di tutta l'Africa. E non si fermò qui, ma ampliò anche i confini dell'impero; in tutta l'Africa ristabilì tanta pace da sembrare che nessuna guerra sia stata in essa per molte anni.

Non è di Sallustio, ma di Cornelio Nepote.

Grazie.

stuurm

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Messaggioda MARY2011 » 9 ott 2012, 12:37

AAH, okkai grazie mille :)

MARY2011

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