La situazione della Gallia all'arrivo di Cesare, da navigare

Galliae totius faccione duae erant; harum alterius principatum Haedui tenebant, alterius Arverni. Hi cum tantopere de potentatu inter se multos annos contenderent, accidit ut ab Arvernis Sequanisque Germani mercede arcesserentur. Horum primo circiter milia XV Rhenum transierunt, Ariovisto duce; postea illi nomine feri ac barbari, aviditate agrorum et culti et copiarum Gallorum pulsi, traducti sunt plures; cum Caesar in Galliam venit, ad centum et viginti milium numerus erat. Proeliis vero compluribus factis secundis atque omni nobilitate Haeduorum interfecta, Sequani tantum potentia antecesserant, ut magnam partem clientium ab Haeduis ad se traducerent; Haedui deinde coacti sunt obsides dare principium filios et publice iurare nihil consilii se contra Sequanos inituros esse neque auxilium a populo Romano imploraturos. Sequani igitur partem finitimi agri per vim occupatam possidebant Galliaeque totius principatum obtinebant. Qua necessitate adductus Diviciacus auxilii causa Romam ad senatum venit.

Le fazioni di tutta la gallia erano due: di questa il dominio la occupavano gli edui, dell'altra gli arveni. questi contendendo taltmente tanto tra loro la sovranità per molti anni accadde che vennero chiamati come mecenati i Germani dagli Arveni e dai Sequani. Di questi dapprima circa 15mila attraversarono il Reno, con il comandante Ariovisto; dopo quegli uomini crudeli e rozzi, con avidità dei campi, della cultura e dell'abbondanza dei Greci erano passati in maggior numero; quando cesare venne in Gallia, era contro un numero di centoventimila. Fatte veramente diverse fortunate battaglie e uccisa tutta la nobiltà degli edui, i sequani posero tanta potenza affinchè trasportassero a sè la maggior parte dei clienti dagli Edui. Gli edui quindi furono costretti a dare i figli dei principi come ostaggi e a giurare pubblicamente che non avrebbero preso alcuna decisione contro i sequani e che non avrebbero chiesto aiuto da parte del popolo romano. Cosi i Sequani possedevano una parte del territorio confinante occupata con la forza e ottenevano territorio confinante occupata con la forza e ottenevano il potere di tutta la Gallia.