da Nora88 » 18 ott 2012, 12:42
Versione n 66 pag 155 libro callidae voces.
E Aristotele, uomo d'ingegno eccezionale e direi quasi divino, s'inganna o vuole ingannare gli altri, quando scrive che Eudemo di Ciprio suo amico, facendo un viaggio in Macedonia, arrivò a Fere, che era una città in Tessaglia allora molto nota, ma era tenuta in dominio dalle crudele tiranno Alessandro; dunque nella città Eudemo fu così gravemente malato, che tutti i medici diffidavano; gli sembrò che un giovane di bell'aspetto gli dicesse nel sonno che prestissimo sarebbe guarito, e pochi giorni dopo il tiranno Alessandro sarebbe morto, invece lo stesso Eudemo sarebbe ritornato a casa dopo cinque anni. Sia Eudemo guarì sia il tiranno fu ucciso dai fratelli della moglie; invece alla fine del quinto anno, essendoci la speranza da quel sogno che sarebbe ritornato a Cipro dalla Sicilia, questo combattendo a Siracusa fu ucciso; da ciò quel sogno fu così interpretato, che, l'animo di Eudemo uscendo dal corpo allora sarebbe sembrato che fosse ritornato in patria.
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