da mollysweet » 18 ott 2012, 17:25
Pertinet ad omnem officii quaestionem semper in promptu habere quantum natura hominis pecudibus reliquisque beluis antecedat illae nihil sentiunt nisi
Per ogni situazione di dovere conviene avere sempre in mente quanto la natura dell'uomo superi le greggi e le altre belve e quelle non sentono niente se non il piacere e sono trasportate a questo con ogni sforzo, tuttavia la mente dell'uomo è alimentata dell'imparare e dal pensare sempre o cerca o fa qualcosa ed è spinta dal piacere di vedere e di sentire. Che anche se qualcuno è poco più propenso ai piaceri , nonostante non sia della specie degli animali sono anche degli uomini non di fatto ma di nome, ma se qualcuno è poco più eretto sebbene sia attirato dal piacere, nasconde e simula il desiderio del piacere per pudore. Da ciò si capisce che il piacere del corpo non è abbastanza degno dell'eccellenza umana e bisogna disprezzarlo e respingerlo, se invece c'è qualcuno che attribuisce un valore al piacere questi diligentemente deve trovare il modo di godere di questo. Pertanto la cura e il culto del corpo siano rivolti alla salute e alle forze, non al piacere. anche se volessimo considerare quale sia nella nostra natura l'eccellenza e la dignità, comprenderemo quanto sia vergognoso perdersi nella lussuria e vivere raffinatamente e mollemente e quanto sia onesto (vivere) in modo parco, contenuto, rigido e sobrio.