novaofficina versi.latino-un popolo barbaro e disorganizzato

Messaggioda tartaepoiruga » 28 ott 2012, 15:44

nessuno tra gli Unni ara nè tocca mai la stiva dell'aratra. infatti tutti quanti errano senza posti fissi, senza una legge, senza una vita stabile, sempre simili a quelli in fuga, con i carri nei quali abitano. nella pace sono di tutti i barbari nettamente ingannevoli ad ogni soffio di una nuova speranza, obbedendo sempre al loro furore. ignorano come gli animali imprudenti che il bene e il male siano profondi, nè hanno rispetto per nessuna religione. poi ardono di un immensa avidità per l'oro e sono talmente mutevoli e iracondi che in un solo giorno tradiscono più volte i compagni senza nessuna scusa e si riappacificano subito con gli amici.

tartaepoiruga

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Messaggioda giada » 28 ott 2012, 17:24

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