Versione 218 Menenio Agrippa pag 302 cotidie discere

Messaggioda mayamaria » 29 ott 2012, 15:45

Ecco a voi la versione di latino pag 302 cotidie discere n 218 Menenio Agrippa

Plebs Romana, cum patrum iniurias moleste ferret, urbem reliquit secessitque in Montem Sacrum, ubi castra posuit ac munivit. Cum igitur magna perturbatio in urbe exstitisset, patres, ut plebis iras placrent, ad eam Menenium Agrippam miserunt, qui, vir magne eloquentiae et consilii plenus, populo valde carus erat. Ferunt eum, cum ad plebem vensset, hanc fabulam narravisset:"Olim corporis artus, ventris desidiam aegre ferentes, coniuraverunt ne manus ad os cibum ferrent, neu os acceptum et tritum ventri praeberet. Sed cum artus nullum cibum ventri suppeditarent, mox ad extremam tabem pervenerunt: tum demum intellexerunt ventris opus haud inutle esse et cumeo in gratiam reverterunt. Sic patres et lebes concordia valent, discridia deficiunt". Hac fabula Menenius Agrippa plebem flexit induxitque ut in urbem remearet. Populus tamen creavit tribunos plebis, qui plebis iura defenderent.


La plebe romana, sopportando non volentieri le ingiurie dei patrizi, lasciò la città e si ritirò sul monte sacro, dove pose e fortificò l' accampamento. Essendosi verificato un grande tumulto nella città, i senatori, per placare l'ira della plebe, le inviarono Menenio Agrippa, il quale, uomo di grande eloquenza e saggezza, era molto caro al popolo. Dicono che lui, giunto davanti alla plebe, avesse raccontato questa favola: «Un tempo le membra del corpo, mal sopportando l'inattività del ventre (stomaco), congiurarono perché le mani non portassero (più) cibo alla bocca né la bocca lo offrisse, dopo averlo ricevuto e masticato , allo stomaco. Ma mentre le parti del corpo non fornivano nessun cibo allo stomaco, ben presto giunsero ad un'estrema consunzione: allora finalmente capirono che la funzione dello stomaco non era inutile e si riconciliarono con lui. Così i senatori e la plebe stanno bene in concordia, vengono meno con la discordia». Con questa storiella Menenio Agrippa piegò la plebe e la indusse a tornare in città. Il popolo tuttavia creò i tribuni della plebe, perché difendessero i diritti della plebe.

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Messaggioda giada » 29 ott 2012, 15:55

hai guadagnato 2 crediti

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Messaggioda roby98 » 19 nov 2012, 19:43

dello stesso libro mi dai la traduzione di proserpina e le oche del campidoglio

roby98

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Messaggioda giada » 20 nov 2012, 8:24

metti inizio e fine in latino di entrambe

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